Dopo la “trilogia” di Wild del 2016, Vanitas Mundi del 2017 e Nautilus del 2019, Giovanni Raspini continua la sua ricerca personale nel mondo del gioiello contemporaneo e della bellezza fuori dal tempo e dagli schemi classici con la grande mostra virtuale Gioielli da una wunderkammer. Al centro ventuno collane, create all’insegna della meraviglia e di una bellezza sorprendente. Ventuno pezzi unici assolutamente sopra le righe, volutamente eccessivi e colmi di rimandi concettuali, citazioni visive, utilizzi incongrui di materiali preziosi o poverissimi, primordiali o futuribili, inaspettati o del tutto legittimi.

La wunderkammer di Giovanni Raspini, lo stilista del gioiello, è in Valdichiana, in Toscana, ed è posta sopra un laboratorio alchemico ove artigiani/artisti progettano e modellano gioielli, fondono l’argento, saldano e incastonano pietre. In questo senso la stanza magica di Giovanni Raspini diviene anche un dispositivo concettuale per pensare il mondo, per corteggiarlo e sedurlo, per dialogarvi parlando di bellezza ed armonia. Alla base della mostra Gioielli da una wunderkammer c’è l’idea che non si possa stare una vita intera in mezzo alle cose belle senza aver voglia di crearne altre altrettanto belle: quasi una sorta di osmosi, di contagio creativo e dialogo ininterrotto con altri luoghi, altre epoche, altri artisti.

La wunderkammer è, del resto, una delle “cose” più anti-classiche che esistano: non ha bisogno di mostrare la bellezza istituzionalizzata e codificata, ma nasce dal desiderio di ospitare il mondo in una stanza, ovvero in modo pre-enciclopedico possedere tutto lo scibile umano e la meraviglia infinita della natura. Stanze buie e ricolme di oggetti di ogni tipo, accatastati l’uno sull’altro. Naturalia, Artificialia, Mirabilia. Sarebbe errato tuttavia dire che il tempo delle Wunderkammer si è esaurito: esse sono da sempre espressione di un desiderio umano antico ma tuttora contemporaneo.

Nel momento in cui il clima di emergenza sanitaria impedisce di proporre un incontro dal vivo per ammirare in mostra le ventun collane, Giovanni Raspini decide di fare di necessità virtù, proiettandosi nell’immaginifico mondo virtuale e proponendo un’esperienza unica. Così l’evento e la mostra avranno la sua celebrazione sul web, all’indirizzo www.gioiellidaunawunderkammer.it. Il brand toscano del gioiello si confronta giornalmente con la realtà e le problematiche contemporanee, con la concretezza prosaica dei fatti: da tutto ciò nasce oggi l’opportunità di pensare un modo nuovo e stimolante di presentare i ventuno pezzi unici, all’insegna della meraviglia e della creatività virtuale e multimediale. La mostra in presenza avrà luogo nel 2021, quando le condizioni lo permetteranno in piena sicurezza.

La mostra on-line sarà come una galoppata nella bellezza e nella creatività. Entrando nel sito dedicato si potrà vivere un’esperienza virtuale di grande dinamicità alla scoperta del progetto creativo del designer toscano. Inoltre, la voce di Giovanni Raspini accompagnerà alcuni brevi documentari, raccontandoci cos’è una wunderkammer e come sono state ideate e realizzate le collane. Ma la materia vera non è solo quella dei gioielli: a corredo della mostra Gioielli da una wunderkammer è stato infatti pubblicato un volume cartaceo edito da Edifir Firenze, con introduzione di Franco Cardini, numerosi testi dedicati ed un accurato catalogo fotografico.

“In Gioielli da una wunderkammer”, termina l’orafo toscano, “sempre ho cercato l’omogeneità nella disomogeneità: pezzi eccentrici, improbabili e clamorosi riportati ad essere gioiello armonioso. Dice l’artista barocco Giovan Battista Marino che “è del poeta il fin la meraviglia”. Noi vogliamo le medesime emozioni, cercando di cambiare attraverso la nostra mediazione artigianale il destino a cose ed oggetti, regalandogli valore, luce e passione. Nuova vita, nuova eleganza e un mondo di bellezza che si rinnova di continuo come l’Araba Fenice”.

Ecco quindi che su aguzzi denti fossili di dinosauro, Giovanni Raspini costruisce un mondo fantastico fatto di draghi e architetture gotiche in argento brunito, con una luna che sorge in madreperla. Un capolavoro ingegneristico come il favo viene fuso in ottone dorato e circondato da operose api in argento. Un teschio di volpe, nella sua inesorabile crudezza, diviene gioiello incastonato tra squame dorate e cristalli colorati. La ricerca dello stupore, tipica del mondo delle Wunderkammer, si manifesta nel voler adornare il collo di una donna con ciò che spesso è considerato repellente: insetti dalle livree coloratissime e brillanti, che divengono come gemme preziose. Ed ancora il gioielliere toscano scova, trasforma e rende gioiello un dente di megalodonte di milioni di anni, punte di freccia in selce del paleolitico, meteoriti lunari cadute sulla terra, manufatti fenici, egizi e romani. Gioielli che sono anche un banco di prova e sperimentazione per la produzione di serie del brand Giovanni Raspini, in una continua ricerca di bellezza ed eccellenza.

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