Una storia che parte da lontano

Ogni storia ha un inizio, ogni fiaba comincia con un ”c’era una volta”.

Per trovare le origini della nostra bisogna portare indietro le lancette del tempo di un secolo, localizzandoci in una cittadina della Provincia di Salerno, Castel San Giorgio.

Qui inizia l’attività di famiglia, guidata da Giovanni Iuliano, padre di ben otto figli, tra i quali Domenico, classe 1918, il quale, pur nelle difficoltà che il periodo storico presentava, decide di intraprendere la scuola di orologeria Cianciulli a Napoli. Erano anni di stenti, di mobilità difficoltosa, eppure il giovane Domenico, con passione e dedizione riesce a portare a compimento la formazione professionale, iniziando a praticare presso la storica orologeria Martin, nella stessa Napoli.

Arriva poi la guerra a stravolgere i piani, e con essa un periodo carico di insidie, ma anche di opportunità.

Domenico si trasferisce a Salerno, dove conosce quella che sarà sua moglie, Emma, prende casa e in una piccola bottega in Via Mercanti (attuale civico 47) inizia nel ’40 quello che sarà un lungo percorso.

Mancano risorse, mancano mezzi e merce, ma l’ingegno è tanto e il destino, si sa, ci mette spesso del suo.

Destini che si incrociano e diventano fortuna: così, nel Sud appena liberato dalle forze Alleate, Domenico stringe fraterna amicizia con un intraprendente ebreo, all’epoca internato a Campagna, il quale aveva, nell’Italia spaccata a metà, la possibilità di accedere a Roma.

Qui, con dei risparmi che aveva, durante il conflitto, mantenuto nascosto, riuscì ad acquistare un ingente quantitativo di orologi, molti dei quali non funzionanti. Una volta rientrato a Salerno toccava a Domenico: ore ed ore di lavoro su movimenti, lancette, quadranti; notti insonni e duro lavoro per mettere a nuovo questa importante mole di orologi, che venivano poi, una volta revisionati, rivenduti ai cittadini salernitani ed ai soldati americani, sbarcati sulle nostre coste.

continua….