Lunedi notte è stato assegnato il titolo NBA, ed abbiamo sentito parlare di “anello”. Ma di cosa si tratta esattamente?

Lo scopriamo ora: se siete appassionati di NBA, sapete benissimo che nella lega di pallacanestro più importante del mondo, e in generale in tutta la cultura sportiva americana, vincere è considerato il passo definitivo e imprescindibile per entrare nell’Olimpo degli sportivi professionisti. Il rispetto per lo sconfitto è molto più marcato e sincero, ma resta il fatto che tutte le grandi promesse della palla a spicchi hanno dovuto affrontare la prova del fuoco, la vittoria di un titolo NBA. Una volta compiuto questo piccolo miracolo, lo si può sbandierare ai quattro venti, mostrandolo in pubblico ogni volta che si desidera. Letteralmente.

Nello sport americano, infatti, dalla NBA alla NFL passando per la MLB, c’è la tradizione di forgiare degli anelli che vengono consegnati a giocatori, allenatori e staff della squadra campione. E ovviamente, tanto per non smentirsi mai, i suddetti gioielli sono un insieme indistinguibile (o quasi) di oro, diamanti e gemme varie, arricchite in più da immagini fortemente simboliche, personalizzazioni di ogni tipo e… l’abbiamo già detto diamanti?

L’anello che indosseranno i campioni dei Lakers non poteva che omaggiare il compianto Kobe Bryant.

L’anello, secondo un portavoce per il gioielliere Jason di Beverly Hills, è costituito da diamanti bianchi tondi con una 4.87 carati impostati su circa 70 grammi di oro 14 carati giallo e bianco.

Ci sono poi cinque diamanti di grandi dimensioni per ciascuno dei titoli vinti da Bryan, sui lati invece troviamo i suoi due numeri di maglia, quindi il suo soprannome ma anche una striscia di pelle di serpente a sfondo al suo soprannome Black Mamba.

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